32 i Presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa presenti a Santiago de Compostela per l’annuale Assemblea Plenaria, dal titolo: “Europa, tempo di risveglio? I segni della Speranza”.
La seconda giornata dei lavori è cominciata con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, Presidente del CCEE, e si è conclusa con il pellegrinaggio dei presuli dal Monte do Gozo fino alla Cattedrale, sulla tomba dell’apostolo San Giacomo e la celebrazione dei vespri solenni, nella chiesa di san Francesco.
Una giornata di preghiera, fraternità e riflessione con al centro dei lavori la relazione della Prof.ssa Chantal Delsol dal titolo: “Il cattolicesimo dopo la cristianità”; un’analisi culturale, religiosa e sociale dell’attuale situazione europea, una provocazione forte per i vescovi che, nei gruppi di studio, sono partiti da alcuni interrogativi urgenti: come esprimere ed annunciare la fede in un contesto profondamente diverso rispetto al passato? Come comportarsi di fronte ad un ritorno del “paganesimo”? Come rispondere ai quesiti nuovi che si pongono oggi alla Chiesa? Come essere una minoranza creativa? Il dibattito è proseguito, poi, con un’analisi deglielementi più significativi che influiscono sul tessuto ecclesiale e civile europeo e, infine, raccontando i segni di speranza presenti nel nostro Continente.
Tanti i segni di speranza, individuati dai vescovi, a cominciare dal più grande: l’esistenza della fede in Europa, nonostante siano cambiati, e in profondità, i paradigmi di riferimento. Tra i segni di speranza c’è anche la conquista della libertà religiosa soprattutto nei Paesi dell’Est dopo la caduta del regime sovietico; la maggiore partecipazione dei laici all’opera di Evangelizzazione e la presenza crescente della donna nella Chiesa. È segno di speranza anche la presenza degli immigrati in Europa, presenza che allarga l’orizzonte stesso della Chiesa e, concludono i Presidenti dei vescovi europei, è segno di speranza anche la persona stessa di Papa Francesco che ci insegna un modo nuovo di essere pastori e sottolinea la Misericordia e la carità di Dio che tocca le piaghe della società moderna.