Ecumenismo

Migrazione e traffico di esseri umani come conseguenza della guerra

A Creta il seminario europeo cattolico-ortodosso sulla migrazione e il traffico di esseri umani

Il seminario cattolico-ortodosso europeo si è tenuto dal 3 al 5 novembre 2024 a Rethymno, a Creta, sul tema: “Migrazione e traffico di esseri umani come conseguenza della guerra”.

Con il benvenuto di S. Em. Metr. Prodromos di Rethymno e Avlopotamos che ha ospitato l’evento, sono stati aperti i lavori, introdotti dai due co-presidenti del Seminario, S. Em. Nikitas Lioulias, arcivescovo di Thyateira e della Gran Bretagna, e S.E. Mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente del CCEE.

Nel suo discorso di apertura S.E. Mons. Gintaras Grušas ha espresso la speranza che il seminario rafforzi il dialogo tra Cattolici e Ortodossi. E ha aggiunto: “Il tema di questo nostro seminario a Creta si concentra sulla migrazione e sui modi con cui rendere testimonianza della misericordia di Cristo al nostro prossimo. Dobbiamo camminare insieme come cristiani in questo mondo colpito dalle guerre”.

Sulla ricerca di soluzioni pastorali e pratiche ai problemi comuni relativi alla migrazione, alla guerra e al traffico di esseri umani si è concentrata la prima sessione di lavoro. “Ci troviamo ad affrontare tempi molto difficili, in cui molti migranti arrivano in Europa in cerca di sicurezza. Che cosa possono fare le nostre Chiese per queste persone?” è stata la domanda posta da S. Em. Nikitas di Thyateira e della Gran Bretagna per l’apertura della prima tavola rotonda, in cui i partecipanti hanno discusso le possibilità di cooperazione tra Cattolici e Ortodossi su questioni pratiche, e hanno rilevato la grande utilità della condivisione delle esperienze a livello ecclesiale continentale, nazionale e parrocchiale. Risulta necessario, difatti, identificare meglio coloro che hanno bisogno, creare reti attive e condividere le risorse a disposizione, dando maggiore importanza anche all’educazione e alla creazione di programmi scolastici.

Nella seconda sessione di lavoro, la Sig.ra Tetiana Stawnychy, vicepresidente di Caritas Europa e presidente di Caritas Ucraina, ha presentato l’opera della Caritas e le sue esperienze in Ucraina in materia di migrazione e traffico di esseri umani durante la guerra. Dall’inizio della guerra in Ucraina nel febbraio del 2022 ad oggi, ci sono 7 centri Caritas locali impegnati in attività di prevenzione e anti-tratta. Forniscono assistenza a circa 150 persone ogni anno.

Il terzo panel è stato sul tema “Il vescovo come pastore e guida: dare assistenza a chi è colpito dalla guerra”, presentato da S. Em. Metr. Athenagoras di Ilion, seguito dalla quarta sessione di lavoro, in cui la Sig.ra Miriam Cakebread del Gruppo Santa Marta ha presentato le attività di Santa Marta Group, un’alleanza di capi di polizia e di vescovi di tutto il mondo che cooperano nella società civile per sradicare la tratta di esseri umani e la schiavitù moderna. Il Santa Marta Group lavora per incoraggiare i governi e le imprese ad agire in modo proattivo nella prevenzione della tratta di esseri umani e della schiavitù moderna nelle loro operazioni che comportano acquisti, vendite, appalti, e sotto tutti i profili delle loro attività commerciali e finanziarie.

Il seminario è stato concluso il 5 novembre con una quinta tavola rotonda, aperta dal Rev. Dr. Augustinos Bairactaris, Professore Associato di Studi Ecumenici e Teologia Ortodossa, con la sua presentazione sul “Credo niceno: sfida alle Chiese cristiane verso la pace e la riconciliazione”. In risposta alla domanda “Che cosa significa per noi Nicea oggi?” i convenuti hanno sottolineato l’importanza del Simbolo niceno-costantinopolitano che sta alla base dell’espressione comune della fede apostolica. Per tutti i Cristiani, il Credo niceno è la condizione sufficiente per la piena partecipazione dei fedeli e dei battezzati alla vita della Chiesa. L’anno prossimo 2025 si celebrerà l’anniversario dei 1700 anni del Concilio di Nicea.