Il 14 e 15 maggio scorso si è tenuto l’annuale Convegno organizzato dalla European Vocation Service. La modalità online ha permesso la partecipazione di una cinquantina di delegati provenienti da ventidue Conferenze Episcopali d’Europa.
L’introduzione ai lavori di S. Em. Card. Angelo Bagnasco, presidente del CCEE, ha rinnovato la consapevolezza della tipicità di ciascuna vocazione e della sua singolarità a servizio della Chiesa.
Padre Valdemar Linke, biblista dei Passionisti di Varsavia, ha offerto la prima relazione della mattinata. La sua profonda analisi dei testi dell’Apocalisse ha orientato la riflessione sulla sequela di Cristo come elemento centrale di ogni vocazione cristiana e chiave imprescindibile di ogni pastorale vocazionale. Il richiamo a seguire Cristo è indirizzato alla Chiesa, comunità escatologica vivente nel tempo ma orientata verso la realtà divina e che si concretizza nell’impegno – in risposta alla chiamata – all’interno della realtà, storica, sociale, politica e culturale.
Il tempo di pandemia – è il secondo passo che Ruth Holgate, della pastorale giovanile dei Gesuiti di Londra, ha accompagnato – è stata occasione creativa per trasferire online gli incontri di direzione spirituale, ritiri individuali, liturgie e preghiere di gruppo. Oltre ad alcuni limiti si è potuto scoprire che la fantasia dello Spirito ha offerto nuove possibilità per portare avanti la sua opera di chiamare i giovani a una vita di fede e servizio più profondi.
La sera, grazie ad una veglia vocazionale con testimonianze da diversi Paesi d’Europa, abbiamo potuto sperimentare la comunione che ci lega nell’unico corpo della Chiesa e, sebbene distanti, l’invocazione al Signore perché mandi operai nella sua Messe è salita vigorosa e piena di speranza. L’indomani, una carrellata per raccontare ciò che nel tempo di pandemia si è realizzato, quali difficoltà e quali potenzialità si sono incontrate.
In mezzo a tutto il dolore e la sofferenza di quest’anno si è potuto udire il grido di molti giovani e adulti assetati – forse ancora di più – di parole vere. Le grandi domande suscitate dalla pandemia chiedono parole di Vangelo, vita dello Spirito e il rischio di sprecare questa opportunità sarebbe un grave danno ulteriore. Nessuno ha soluzioni, si tratta di abitare questo tempo, la Chiesa è stata provata ma al medesimo tempo consolata dallo Spirito e da Cristo, come sua Sposa. Siamo stati spogliati, disorientati, feriti ma questo crogiuolo a cui la storia ci ha sottoposto deve liberarci dalle cose vecchie e spurie per lasciar emergere l’oro della presenza del Signore perché possa risplendere attraverso le nostre comunità, nei tratti di Cristo.
Le parole di S.E. Mons. Oscar Cantoni, vescovo di Como e responsabile della Sezione Vocazioni del CCEE, insieme a quella di alcuni altri vescovi intervenuti nell’assise, hanno infuso speranza e rinnovato il vigore nella passione per un annuncio e un accompagnamento vocazionale non fondato su strategie e su attività soltanto ma ancorato nella certezza viva della Risurrezione del Signore.
Link alla Veglia di preghiera di sabato:
https://rivistavocazioni.chiesacattolica.it/2000/05/08/we-cannot-be-christians-alone/