L’impatto della riforma della Curia e quello del processo per i delitti riservati sull’organizzazione delle Chiese particolari è stato il tema al centro dell’incontro dei Consulenti giuridici delle Conferenze Episcopali d’Europa, che si è tenuto a Malta dal 30 novembre al 1° dicembre.
L’incontro, organizzato subito dopo i lavori dell’Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, ha cadenza biennale e fornisce sia una panoramica sulla situazione legislativa dei vari Paesi, sia la possibilità di comprendere in che modo le Conferenze episcopali stanno portando avanti il cammino di riforma.
In particolare, questo incontro si è concentrato su due riforme di Papa Francesco: la riforma della Curia, promulgata il 19 marzo 2022, che ha ripensato l’organigramma della Curia Romana e la sua relazione con le Conferenze Episcopali, e la riforma del processo per i delitti riservati, in cui rientrano anche i casi di abuso.
Ad aprire i lavori, i saluti dell’arcivescovo Gintaras GRUŠAS, presidente del CCEE. La prima sessione è stata introdotta da una relazione sui “Principi e criteri per il servizio della Curia Romana” del professor Pablo GEFAELL, docente di Diritto Canonico Orientale presso la Pontificia Università della Santa Croce.
Il vescovo Francisco César GARCÍA MAGÁN, segretario generale della Conferenza Episcopale Spagnola, ha presentato il processo di riforma della Conferenza episcopale portato avanti dai vescovi spagnoli.
De “I processi per i delitti riservati: stato attuale e prospettive” ha parlato l’arcivescovo di Malta, Charles J. SCICLUNA, che è anche segretario aggiunto del Dicastero per la Dottrina della Fede. Il presule si è soffermato a lungo sul processo di riforma per i casi di delitti riservati voluto da Papa Francesco, spiegando anche il modo in cui le Conferenze episcopali sono chiamate ad implementare questi processi di riforma.
Le due sessioni di lavoro sono state intervallate da un ampio dibattito. I Consulenti giuridici hanno spiegato se, e in che modo, le rispettive Conferenze episcopali hanno apportato delle modifiche alla propria organizzazione alla luce della Praedicate Evangelium, la costituzione apostolica di riforma della Curia Romana. Tutti sono stati poi chiamati a presentare le questioni legali più rilevanti presenti nei loro Paesi.
Foto: Arcidiocesi di Malta – Ian Noel Pace