Si è conclusa oggi l’Assemblea plenaria del CCEE, due giorni di incontri online per discutere sull’attuale situazione in Ucraina e lavorare alla preparazione dell’Assemblea sinodale continentale che sarà celebrata a Praga dal 5 al 12 febbraio 2023.
Poco più di 200 i partecipanti a questa Assemblea ecclesiale che si svolgerà nella capitale della Repubblica Ceca: 156 saranno i delegati delle Conferenze episcopali: ogni delegazione nazionale sarà composta dal Presidente della Conferenza episcopale e da altri 3 delegati; 44 saranno gli ospiti invitati direttamente dalla Presidenza del CCEE, quali esponenti delle realtà ecclesiali più rappresentative a livello europeo. Ogni Conferenza episcopale potrà scegliere anche altri 10 delegati che parteciperanno ai lavori in modalità online.
Ad aprire i lavori dell’Assemblea plenaria, il saluto di S. Em. il Card. Marc Ouellet, Prefetto del Dicastero per i Vescovi, che ha iniziato il suo intervento “condividendo con voi il ‘grido della Pace’ che è salito al cielo dal Colosseo di Roma, dall’ incontro interreligioso di preghiera organizzato dalla Comunità di San Egidio e concluso da Papa Francesco martedì 25 ottobre. E ha continuato ribadendo l’impegno dei pastori della Chiesa cattolica in Europa “di testimoniare la Pace e restaurarla dove è calpestata. Le nostre armi sono antiche e sempre nuove: la preghiera, il dialogo, l’aiuto umanitario, la solidarietà con le vittime di aggressione ed oppressione”.
Un aggiornamento sulla situazione in Ucraina è stato fatto da S. E. Mons. Visvaldas Kulbokas, Nunzio Apostolico in Ucraina.
La vicinanza della Chiesa in Europa ai vescovi ucraini presenti all’incontro, e attraverso di loro a tutto il popolo ucraino, è stata espressa da S. E. Mons. Gintaras Grušas, Arcivescovo di Vilnius e Presidente del CCEE, all’inizio della sua prolusione: “in questo momento così difficile per tutta l’Europa, il nostro cuore è rivolto all’Ucraina: chiediamo ai Responsabili delle Nazioni che fermino la guerra; diciamo basta a tutta questa sofferenza e alla spirale di violenza, distruzione e morte a cui è costretto il popolo ucraino. Insieme a Papa Francesco chiediamo la pace”.
Nel suo intervento ha ricordato alcune delle inziative svolte dal CCEE nel corso del 2022: la Terza edizione delle Giornate Sociali Cattoliche Europee, organizzata in collaborazione con la COMECE e la Conferenza Episcopale Slovacca, svoltasi a Bratislava dal 17 al 20 marzo; gli incontri di natura ecumenica con la Conferenza Europea delle Chiese (CEC); la collaborazione con gli altri Organismi episcopali continentali.
“Nell’omelia della Messa per il 60° anniversario dell’inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II, Papa Francesco ci invitava a ‘riscoprire il Concilio per ridare il primato a Dio, all’essenziale’. Ci ha ricordato che esso ‘indica alla Chiesa la rotta che la fa tornare alle sorgenti del primo amore, per riscoprire nelle sue povertà la santità di Dio’. Infine, ha chiesto a Dio di ‘liberarci dalla presunzione dell’autosufficienza’, di ‘portarci fuori dai recinti dell’autoreferenzialità’, di ‘liberaci dall’artificio diabolico delle polarizzazioni, degli ‘ismi’. Credo – ha detto il Presidente Grušas – siano indicazioni preziose per il sinodo che stiamo vivendo e per la tappa continentale”.
Infine, a proposito della Tappa Continentale del Sinodo, ha ribadito che “l’obiettivo della Tappa Continentale è ‘formulare più accuratamente le domande aperte, circostanziare e approfondire meglio le intuizioni che giungono dalle Chiese locali, ora in una prospettiva continentale’. In questo, saremo aiutati dal Documento per la Tappa Continentale (DTC), frutto di ‘un’attenta riflessione sulle sintesi di tutte le Conferenze episcopali, così come delle Chiese orientali, e di realtà come gli Istituti religiosi, i movimenti laicali’ (FAQ Continental Stage)”.
“Delle sintesi fornite da 112 conferenze episcopali (su 114), di tutte le 15 Chiese cattoliche orientali, di 17 Dicasteri romani, dei superiori degli ordini e delle congregazioni religiose, di diversi movimenti e associazioni laicali”, ha parlato S. Em. il Card. Jean-Claude Hollerich, Vice Presidente del CCEE e Relatore generale del Sinodo, che le ha definite “un vero riflesso di ciò che le Conferenze episcopali hanno inviato, un riflesso del risultato della conversazione spirituale del popolo di Dio”. E ha aggiunto: “Questo documento non è quindi uno scritto che emerge da scritti teologici, ma è il frutto di una sinodalità vissuta, una dimensione della vita della Chiesa. Abbiamo potuto constatare che lo Spirito Santo è all’opera. Abbiamo potuto sperimentare la nostra comune dignità di cristiani radicata nel battesimo. Il battesimo… fonte di tutta la vita cristiana, il battesimo radice della comunione, radice della partecipazione, ci aiuta a vivere la missione unica della Chiesa”.
Il Documento per la Tappa Continentale, subito dopo la Conferenza Stampa in Vaticano, è stato presentato da S. Em. il Card. Mario Grech, Segretario generale del Sinodo: “posso dire che il Documento è una fedele restituzione delle sintesi. Il lavoro del gruppo di esperti è stato improntato ad onestà intellettuale: come potrete verificare, non ci sono riflessioni teoriche sulla sinodalità, ma riprese della voce delle Chiese. Per tutti noi è stata una sorpresa ascoltare come, pur nella differenza di sensibilità, il Popolo santo di Dio converga nel chiedere un profondo rinnovamento della Chiesa. L’introduzione al Documento offre i criteri di lettura del testo; l’icona biblica indica la prospettiva che si sta aprendo alla Chiesa con il cammino sinodale – allargare la tenda! –; la conclusione spiega i prossimi passaggi per la tappa continentale. Lo svolgimento è descritto con precisione”.
Alla presentazione ha fatto seguito il dibattito tra i Presidenti delle Conferenze episcopali: è stata ribadita l’importanza dell’ascolto e del dialogo come metodo dell’agire ecclesiale; il profondo rinnovamento della Chiesa chiesto dal popolo santo di Dio; la centralità della sinodalità; le modalità di partecipazione all’incontro di Praga.
Durante l’Assemblea plenaria sono stati eletti i nuovi Presidenti delle Commissioni del CCEE:
– S.E. Mons. Zbignevs Stankevics, Arcivescovo di Riga in Lettonia, è stato eletto, per un secondo mandato, Presidente della Commissione Evangelizzazione e Cultura;
– S.E. Mons. Leo Cushley, Arcivescovo di Edimburgo in Scozia, è stato eletto, per un secondo mandato, Presidente della Commissione Famiglia e Vita;
– S.E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Italia, è stato eletto Presidente della Commissione Giovani;
– S.E. Mons. Bohdan Dzyurakh, Esarca Apostolico per i fedeli ucraini di rito bizantino residenti in Germania e in Scandinavia, Ucraina, è stato eletto Presidente della Commissione Pastorale sociale.
Sono stati eletti anche i membri della Commissione Finanze del CCEE:
– S.E. Mons. Markus Büchel, Vescovo di San Gallo, Svizzera – Presidente;
– S.E. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana – Membro;
– Dott.ssa Beate Gilles, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Tedesca – Membro.
San Gallo, 28 ottobre 2022
In allegato, il saluto del Card. Marc Ouellet, prefetto del Dicastero per i vescovi e l’introduzione di S. E. Mons. Gintaras Grušas, Presidente del CCEE.