Con i saluti dell’arcivescovo Gintaras Grušas, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, si è conclusa la prima parte dell’Assemblea Continentale del Sinodo, in corso a Praga dal 5 al 12 febbraio.
Quattro giorni di preghiera e di intensi lavori. Nella santa Messa quotidiana e nei momenti di preghiera in comune, i partecipanti hanno pregato per la pace in Ucraina, per le vittime del terremoto in Turchia e Siria, per l’unità dei cristiani.
Sono stati accompagnati, e sarà così fino a domenica 12 febbraio, dalla preghiera silenziosa e continua di tanti fratelli e sorelle di vita contemplativa, in 180 monasteri sparsi in Europa.
Durante le sessioni di lavoro sono stati presentati i 39 rapporti nazionali sulle domande del Documento per la Tappa Continentale; il confronto libero e sereno è continuato nei lavori di gruppo: suddivisi in 13 gruppi, i partecipanti hanno continuato la riflessione “sulle intuizioni che risuonano, sulle tensioni e divergenze che emergono, sulle priorità e gli appelli all’azione da condividere con le altre Chiese”. Collegati con Praga anche 270 partecipanti online, delegati delle Conferenze episcopali nazionali, suddivisi in 12 gruppi, che hanno presentato all’Assemblea le sintesi dei loro lavori.
Tanti anche gli interventi liberi e degli ospiti presenti, una vera e propria esperienza sinodale: l’arcivescovo Grušas ha ricordato che “la sinodalità è il tema del nostro incontro, e io penso che abbiamo sperimentato i frutti dell’ascoltarci l’uno con l’altro. Abbiamo sperimentato di essere una famiglia, una Chiesa, laici, uomini e donne, consacrati e vescovi. E abbiamo fatto esperienza di quello che questa famiglia è a livello europeo”.
Il Comitato Redazionale ha presentato all’Assemblea una bozza di documento finale. Si tratta di un documento che è stato redatto seguendo le indicazioni e le parole dell’assemblea, non preparato in anticipo, e questo ne fa un documento interlocutorio e ancora soggetto agli “emendamenti” dell’assemblea e ad alcuni aggiustamenti redazionali. Il documento, che è stato approvato dall’Assemblea, sarà restituito a tutti i partecipanti, dopo le modifiche richieste, per una eventuale ulteriore revisione prima di essere consegnato alla Segreteria generale del Sinodo.
Le conclusioni del documento, emendate seguendo le indicazioni dell’Assemblea, si possono considerare il primo frutto dei lavori di questi giorni. Vi vengono inviate in forma integrale. Il documento può essere diffuso per la riflessione comune.
Tra i punti descritti dal documento, la necessità di approfondire la teologia della Sinodalità e quella di una formazione alla sinodalità che tenga in conto anche dei segni dei tempi. Una delle proposte forti dell’assemblea è che un incontro di questo genere, che ha riunito vescovi e laici, si tenga a cadenze regolari, almeno ogni dieci anni.
Da domani, e fino al 12 febbraio, si incontreranno solo i Presidenti delle Conferenze episcopali per rileggere collegialmente l’esperienza sinodale vissuta insieme.