24.10.2016 – Insieme annunciamo la gioia del Vangelo

Insieme annunciamo la gioia del Vangelo

Incontro dei vescovi delle Chiese orientali cattoliche in Europa

Lisbona-Fatima, Portogallo, 20-23 ottobre 2016

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Nella Chiesa cattolica, fedeli di rito latino e fedeli delle chiese orientali cattoliche, sono sempre a casa ovunque si trovino sul continente Europeo. Sono tutti figli di un’unica Chiesa e insieme annunciano la gioia del vangelo di Cristo. E’ con questa forte consapevolezza di appartenere a un’unica Chiesa Universale e di condividere la medesima missione evangelizzatrice, che si è concluso l’incontro dei vescovi delle Chiese orientali cattoliche in Europa riuniti nell’anno della misericordia a Fatima (20-23 ottobre) insieme a rappresentanti di alcune Conferenze episcopali di Paesi occidentali (Francia, Germania, Italia e Portogallo) sul tema de La cura pastorale dei fedeli delle chiese orientali cattoliche nei Paesi dell’Europa occidentale.

Al termine del loro incontro, i partecipanti hanno approvato un messaggio finale (allegato).

Dopo la sessione di apertura, svoltasi a Lisbona, presenziata dal l’Arcivescovo-Patriarca locale, il Cardinale Manuel Clemente, i partecipanti hanno iniziato il loro incontro-pellegrinaggio presso il Santuario della Madonna di Fatima, di cui nel 2017, si commemorerà il centenario delle apparizioni.

A Fatima, cinquantasette vescovi partecipanti hanno innanzitutto approfondito i motivi alla base del fenomeno migratorio di numerosi fedeli delle Chiese orientali cattoliche. Successivamente si sono soffermati sulle sfide pastorali dell’integrazione, a livello sociale e ecclesiale, per poi finire con il tema del dialogo tra le Chiese di diversi riti in seno alla Chiesa cattolica.

I lavori si sono svolti in un clima di cordialità e di amicizia. L’incontro, svoltosi sotto forma di pellegrinaggio, è stato arricchito dalla visita dei luoghi legati alle apparizioni mariane di Fatima. La preghiera e la celebrazione quotidiana della Divina Liturgia sono state facilitate dal clima di raccoglimento e di preghiera del Santuario di Fatima. Dopo un pellegrinaggio presso il santuario di Nossa Senhora da Nazaré, nel pomeriggio di sabato 22 ottobre, i vescovi si sono radunati nel santuario di Fatima per una preghiera alla Madre di Dio, presieduta dall’arcivescovo Cyril Vasil’, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali. In serata, hanno partecipato alla tradizionale veglia mariana del sabato sera costituita dalla processione delle candele e la recita del Santo Rosario.

L’incontro ha visto anche una presentazione da parte della giornalista vaticanista di Radio Renacenza, Aura Miguel, della storia e del significato delle tre parti del segreto legato alle apparizioni mariane di Fatima, in particolare per il pontificato di San Giovanni Paolo II, pontefice che ebbe, specialmente dopo l’attentato del 1981, un rapporto molto stretto con il santuario portoghese.

All’incontro, organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) rappresentato a Fatima dal suo presidente, il cardinale Angelo Bagnasco, hanno preso parte anche il cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, Sua Beatitudine il Patriarca Gregorios III Laham di Antiochia dei Greco Melchiti, il Nunzio Apostolico in Portogallo, S.E. Mons. Rino Passigato, e l’Arcivescovo di Braga,  S.E. Mons. Jorge Ortiga.

I lavori si sono conclusi domenica 23 ottobre con la celebrazione della Divina Liturgia nella Chiesa della Santissima Trinità presieduta da Sua Beatitudine Svlatoslav Schevchuk.

L’incontro 2017 si svolgerà nell’autunno a Londra (Regno-Unito) su invito di S.E. Mons. Hlib Lonchyna, Vescovo dell’Eparchia della Sacra Famiglia di Londra degli ucraini e Visitatore Apostolico per i fedeli greco-cattolici ucraini in Irlanda.

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Il primo incontro si svolse nel 1997 nella diocesi di Hajdúdorog (Ungheria) e fu promosso dal Cardinale Achille Silvestrini, allora Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, che volle creare uno spazio dove i vescovi di quelle chiese, che erano state particolarmente colpite dal regime ateo, “trovino con sempre maggiore chiarezza il loro ruolo nell’Europa di oggi e siano amate e stimate per la loro storia di fedeltà alla Chiesa e al Papa, pagata a caro prezzo” (Dalla presentazione del Cardinale Achille Silvestrini degli Atti del primo incontro).

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