Dal 10 al 12 maggio 2022 si è tenuto il primo incontro della Commissione Famiglia e Vita del CCEE presso il Seminario di San Giuseppe, a Vilnius, in Lituania. L’incontro era stato programmato due anni prima, ma a causa della pandemia era stato rinviato.
I delegati nazionali per la Famiglia e la Vita delle Conferenze Episcopali d’Europa si sono incontrati per riflettere sul tema “Chiesa in Europa: famiglia di famiglie in cammino. Verso l’incontro mondiale di giugno”. Il Presidente della Commissione, S.E. Mons. Leo Cushley, nel suo discorso di apertura ha auspicato che, attraverso questi giorni di studio e di discussione, ci si possa preparare meglio a contribuire all’Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma nel giugno prossimo e che, essendo meglio preparati, l’incontro stesso possa portare molti frutti.
Delle diverse aree di specializzazione nel campo del matrimonio e della vita familiare i temi trattati dai relatori. La Prof.ssa Gabriella Gambino, Sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, nella sua relazione, “Famiglia Amoris laetitia: un Anno di bilancio e prospettive pastorali”, ha illustrato le numerose e varie iniziative intraprese dal Dicastero per aiutare la Chiesa a conoscere e apprezzare la ricchezza della catechesi e le soluzioni pastorali che il Santo Padre ha presentato alla Chiesa attraverso l’Esortazione apostolica Amoris Laetitia. Lo scambio fraterno che ha avuto luogo dopo la presentazione ha permesso ai delegati di condividere con la Prof.ssa Gambino le proprie esperienze dell’Anno “Famiglia Amoris Laetitia”, che sembra aver avuto successo in molte diocesi di tutta Europa.
Il Prof. Stephan Kampowski, docente di antropologia filosofica presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia di Roma, ha trattato il tema: “Relazioni familiari e identità personale”. Partendo dal presupposto che le relazioni amicali implicano una scelta mentre le relazioni familiari no, ha ricordato che le nostre relazioni umane sono sia biologiche che personali, e noi riceviamo la nostra piena identità umana da questi modi biologici e personali di relazionarci. La famiglia, in particolare, aiuta a stabilire un’identità umana perché è nella famiglia che siamo legati biologicamente e personalmente in un modo particolare. Il prof. Kampowski ha sottolineato che attraverso il tabù dell’incesto la famiglia protegge l’identità degli individui che diventano eccessivamente complessi, poiché mantiene semplici le relazioni con gli altri membri della famiglia. Questo stesso tabù chiama la famiglia fuori da sé stessa e la costringe, in un certo senso, a entrare in relazione con altre famiglie. In questo modo, la famiglia diventa la base della creazione di una società sana.
Antoine Renard, presidente onorario della FAFCE, ha contribuito alla conferenza evidenziando il ruolo delle associazioni familiari cattoliche nella sfera politica e sociale. Ha sottolineato che le famiglie possono evangelizzare semplicemente essendo famiglie e che il ruolo di queste associazioni familiari è quello di rappresentare gli organismi culturali e politici affinché ciò avvenga.
L’ultimo intervento è stato quello dell’antropologo sociale Saulius Matulevicius, la cui presentazione ha mostrato come il concetto cristiano di matrimonio abbia cambiato l’ordine delle relazioni da legame-famiglia-matrimonio a legame-matrimonio-famiglia, una sequenza che è stata messa in discussione nel XXI secolo, poiché il matrimonio è stato visto da molti come un’imposizione dello Stato e/o della religione. Matulevicius ha sottolineato la novità del concetto cristiano che l’amore sia una parte cruciale del matrimonio, un concetto che trova la sua radice nel fatto che il matrimonio nel contesto cristiano è considerato una relazione di alleanza di tre persone, che sono la coppia che si apre a un terzo nella persona di Gesù Cristo, che è Dio, che è amore. Inoltre, Matulevicius ha posto la questione se il matrimonio sia oggi considerato una norma culturale per la società. In passato, il matrimonio, con poche eccezioni, era l’unica traiettoria possibile per la vita di una persona. Nelle società occidentali di oggi, caratterizzate da una grande possibilità di scelta, il matrimonio come unica possibilità di vita si è trasformato in una scelta tra le tante.
Questo primo incontro della Commissione Famiglia e Vita ha iniziato il lavoro di creazione di una rete di rappresentanti delle Conferenze Episcopali d’Europa, preparando questi stessi rappresentanti a partecipare all’Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà prossimamente a Roma. Attraverso queste reti appena create e attraverso le discussioni e le presentazioni, si spera che, man mano che la Commissione si consoliderà, si otterranno molti frutti a livello europeo, rendendo possibile una partecipazione più significativa all’Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà quest’anno.