31.03.2017 – Si conclude a Barcellona il Simposio sui giovani del CCEE

Si conclude a Barcellona il Simposio sui giovani del CCEE

Barcellona, Spagna, 28-31 marzo 2017

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Questa mattina si è concluso a Barcellona il Simposio sull’accompagnamento dei giovani organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE). L’incontro, che ha avuto inizio martedì scorso, 28 marzo, ha visto la partecipazione di 275 esperti provenienti da tutta Europa che operano nei settori connessi con l’accompagnamento dei giovani nelle rispettive conferenze episcopali: Gioventù, Vocazioni, Università, Scuola e Catechesi. Insieme agli interventi degli esperti in materia di accompagnamento, sono state scambiate esperienze di ‘buone pratiche’ di vari movimenti presenti e iniziative pastorali europee, oltre alle testimonianze dei giovani.

Le celebrazioni liturgiche hanno avuto il loro culmine nell’Eucaristia celebrata nella Basilica della ‘Sagrada Familia’ nel pomeriggio di ieri, presieduta dal Card. Bagnasco, presidente del CCEE. Subito prima della celebrazione, due esperti dell’opera di Gaudí, lo scultore Etsuro Sotoo e il teologo Armando Puig, hanno introdotto i presenti al percorso della bellezza finalizzato all’evangelizzazione dei giovani, a cui ha fatto seguito una visita guidata alla Basilica della Sagrada Familia.

Guardando al Sinodo sui giovani e le vocazioni del 2018

Questa mattina, l’arcivescovo di Barcellona, Mons. Juan José Omella Omella, ha presieduto la celebrazione eucaristica e la preghiera delle Lodi. Durante la sua omelia, ha ringraziato i relatori per la loro presenza e il loro lavoro e ha invitato i partecipanti a seguire il modello di Emmaus nell’accompagnare i giovani, ascoltandoli e proponendo loro la sequela di Cristo.

Nella prima sessione del mattino è intervenuto il Card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, il quale ha presentato il lavoro preparatorio del Sinodo sui giovani e le vocazioni che si terrà nel mese di ottobre del prossimo anno. Spiegando il processo sinodale e le sue diverse tappe, il Card. Baldisseri ha ricordato innanzitutto la pubblicazione del Documento Preparatorio contenente un questionario, attraverso il quale sono interpellati i vari componenti della Chiesa. In base alle risposte che giungeranno, il Sinodo dei Vescovi elaborerà l’Instrumentum Laboris (il Documento di lavoro) che sarà offerto ai Padri Sinodali come base della loro discussione. In attesa del documento di lavoro, il Card. Baldisseri ha annunciato che presto il Sinodo renderà pubblico un sito (www.sinodogiovani2018.va), contenente un questionario rivolto direttamente a tutti i giovani.

Successivamente, cinque rappresentanti, uno per ogni ambito pastorale, hanno riferito sulla propria esperienza del Simposio indicando anche alcune sfide.

Conclusioni del Simposio
Le conclusioni del Simposio sono state affidate poi all’arcivescovo di Genova, il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente del CCEE, il quale si è soffermato sulla figura dell’educatore e sulla sua missione educativa nel contesto attuale, caratterizzato da una “cultura del nulla”. Per il Presidente del CCEE, l’educatore cristiano deve innanzitutto rivolgere lo sguardo a Gesù, vero e unico maestro. Se la cultura contemporanea “sembra non aver nulla da dire ai giovani, nulla di significativo che scaldi il cuore e riempia la vita”, nella persona di Gesù “risplendono tutte le virtù umane in forma eminente, risplende la piena umanità dell’uomo, quell’umanità che la nostra epoca rischia di non più riconoscere riducendo la persona ad una forma liquida”. Il Presidente del CCEE ha poi chiuso l’incontro con un appello finale alla gioventù europea: “Alle giovani generazioni guardiamo con grande simpatia e fiducia; a loro toccherà essere i nuovi evangelizzatori, convinti che evangelizzare oggi significa insegnare agli uomini l’arte di vivere! Il nostro è un tempo meravigliosamente arduo, è l’ora che la Provvidenza ci ha dato, abbracciamola con fiducia e amore (…). Sì, lo vogliamo vivere bene cominciando a cambiare noi stessi e aiutandoci gli uni gli altri”.

 

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