Dio ha un progetto di vita per tutti! Ieri come oggi, Cristo chiama uomini e donne a rispondere alla loro personale “chiamata di Dio”. A Tirana, una cinquantina di delegati rappresentanti Conferenze Episcopali, provenienti da ben 17 paesi europei, si sono riuniti, su invito di S.E. Mons. Ottavio Vitale, Vescovo di Lehzë e responsabile per la pastorale vocazionale della Conferenza Episcopale Albanese, per parlare della bellezza della vocazione cristiana.
Dallo scambio in plenaria e nei gruppi di lavoro si è potuto constatare la ricchezza delle esperienze messe in campo da vari organismi ecclesiali per adattare la pastorale vocazionale alle sfide di un mondo in continuo cambiamento. Di fatto, accanto alle forme pastorali “tradizionali” (incontri di preghiera, adorazione eucaristica, campi scuola, volontariato) sono presenti nuove esperienze (video, campagne sulla rete, …) volte a testimoniare la bellezza di una vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata.
Come ha ricordato S.E. Mons. Oscar Cantoni, vescovo responsabile dell’EVS, la Sezione “Vocazioni” della Commissione “Giovani” del CCEE che ha organizzato l’incontro, “nella pastorale vocazionale non partiamo da zero, ma abbiamo abbondanti indicazioni magisteriali, frutto di una ricca esperienza condivisa, maturata sul campo, nei vari paesi d’Europa, alla luce anche di un testo significativo, di cui celebriamo il ventesimo anniversario: è il documento In Verbo tuo”.
Proprio a partire da questo documento vaticano, P. Amedeo Cencini, Docente presso l’Università̀ Salesiana e l’Istituto di Psicologia dell’Università̀ Gregoriana a Roma, ha proposto un’analisi sullo stato delle vocazioni in Europa. I dati a disposizione mostrano come non sia preciso parlare oggi in Europa di crisi delle vocazioni. Infatti, se è percepibile un trend vocazionale negativo, frutto di un’ideologia secolare che sta divenendo sempre più globale e generalizzata, questo è vero solo per alcune vocazioni – quelle che potremmo considerare classiche-tradizionali (sacerdoti, religiosi) – esistono tuttavia segnali che mostrano sia la perdurante fecondità di queste vocazioni, sia la presenza di nuove esperienze vocazionali di vita consacrata che di fatto estendono il concetto di vocazione, di consacrazione e di chiamata. Ricorda padre Cencini, che la proposta vocazionale è fondamentalmente Kerigma, perché mistero del Dio chiamante e del chiamato che risponde all’amore.
Inoltre, dai rapporti dei partecipanti è stato possibile notare una chiara tendenza a mettere in rapporto la pastorale vocazionale con altri ambiti pastorali e specialmente con la pastorale giovanile, come ha ricordato anche P. Fabio Attard SBD, Consigliere per la Pastorale Giovanile dei Salesiani, presentando i risultati di un’indagine realizzata presso cinque conferenze episcopali in vista del Sinodo. Molti interventi hanno poi sottolineato l’importante lavoro avviato dalle singole realtà ecclesiali per prepararsi al Sinodo dei Vescovi su I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, in programma a Roma nel prossimo ottobre. A testimoniare questo legame con il Sinodo, l’ascolto dell’esperienza di fede, ogni giorno, di un gruppo di giovani, da diverse diocesi dell’Albania e dalla Germania.
Inoltre, dai rapporti dei delegati emerge sempre più anche la consapevolezza che la pastorale vocazionale è una responsabilità di tutta la comunità cristiana. Da qui le numerose attività che coinvolgono anche altri ambiti pastorali, la famiglia in primis. Questo appare ancora più chiaramente laddove si tratta di una vocazione al sacerdozio ministeriale, come ha sottolineato S.E. Mons. Jorge Carlos Patron Wong, Segretario per i Seminari della Congregazione per il Clero. La vocazione al sacerdozio è un dono che Dio dà alla Chiesa e al mondo, e pertanto non può essere trattata in modo individualistico, ma necessita del sostegno dell’intera comunità, in quanto “questo riferimento comunitario funzionerà per tutta la vita sacerdotale”. Per quanto riguarda la vocazione alla vita consacrata, Sr Nathalie Becquart, Responsabile del Servizio Nazionale per l’Evangelizzazione dei Giovani e per le Vocazioni della Conferenza Episcopale Francese, ha insistito sull’importanza di una pastorale vocazionale marcatamente sinodale.
Nel corso dell’incontro, i delegati hanno compiuto un pellegrinaggio al Santuario nazionale della Madonna del Buon Consiglio (Patrona dell’Albania) a Scutari, dove hanno visitato il Museo-ex carcere (presso l’attuale monastero delle Clarisse) della polizia segreta albanese (“Sigurimi”) ai tempi del regime. La vita dei 38 beati martiri albanesi, uccisi per la loro fede, è immagine di una vocazione vissuta in pienezza e testimonia ancora oggi la ricchezza spirituale di una Chiesa in un Paese che il regime totalitarista voleva rendere ateo.
Nel corso dell’incontro, don Michele Gianola (Italia) e don Filip Hacour (Belgio) sono stati eletti Vice-Coordinatori EVS per un mandato di un anno. Guideranno l’EVS insieme al coordinatore don Emil Parafiniuk (Polonia).
Il prossimo incontro si svolgerà nella prima settimana del mese di luglio 2019.
Altre informazioni (Programma, Fotografie…) sono disponibili qui.
Il comunicato stampa è disponibile in Albanese, Catalano, Croato, Francese, Inglese, Italiano, Spagnolo e Tedesco.